Chiesa greco-cattolica ucraina

La Cattedrale della Resurrezione di Cristo a KyivLa Cattedrale della Resurrezione di Cristo a Kyiv

La Chiesa greco-cattolica ucraina (CGCU) — è una Chiesa cattolica orientale in piena comunione con la Sede Apostolica. In base al numero dei suoi fedeli (oltre cinque milioni e mezzo) è la più grande tra le 23 Chiese Orientali in seno alla comunità cattolica e la seconda per dimensioni dopo la Chiesa latina. È guidata da Sua Beatitudine Sviatoslav, Arcivescovo Maggiore di Kyiv-Halyč. Secondo il diritto canonico della Chiesa Cattolica attualmente in vigore, la CGCU — è una Chiesa di diritto proprio (Ecclesia sui iuris). Essa adotta un proprio rito, derivante dalla tradizione di Costantinopoli, e preserva il patrimonio liturgico, teologico, spirituale e disciplinare di questa tradizione, in relazione alla cultura e alla storia del popolo ucraino. Parte integrante dell’antica Chiesa di Kyiv, la CGCU si impegna a ristabilire la sua unità originaria. Sul piano civile e sociale dei propri fedeli, difende il diritto del popolo ucraino a un proprio Stato indipendente e sovrano, promuovendo la formazione di una società civile matura; realizza numerosi progetti caritativi e sociali sia in Ucraina che all’estero.

La CGCU vanta una successione gerarchica ininterrotta dai tempi del Battesimo della Rus’-Ucraina e dall’istituzione sul territorio delle sue strutture ecclesiastiche. Una svolta storica significativa è rappresentata dal 1596, quando al Sinodo di Brest (oggi Bielorussia) fu proclamata la piena comunione con la Sede di Roma. Questo evento è noto nella storia come «Unione di Brest».

In base agli accordi dell’Unione di Brest, le liturgie, l’organizzazione ecclesiastica e i riti della Chiesa uniate rimasero invariati rispetto al periodo precedente l’Unione. La Chiesa accettò l’autorità del Papa e i dogmi cattolici relativi alla processione dello Spirito Santo dal Padre e dal Figlio (filioque) e al Purgatorio, all’epoca temi di maggiore divergenza tra la Chiesa ortodossa e la Chiesa Cattolica.

Dopo le tre divisioni della Confederazione Polacco-Lituana, la Metropolia di Kyiv della Chiesa greco-cattolica fu divisa in due parti: nei territori incorporati nell’Impero Russo, l’unione venne abolita nel 1838. Diversamente, l’Impero Austriaco favorì il processo di consolidamento dei processi di unione, grazie alla CGCU, che svolse un ruolo coesivo e di consolidamento nella società ucraina e contribuì al suo sviluppo culturale ed educativo.

Il XIX secolo rappresentò un’epoca di fioritura per la CGCU. Tra le figure di spicco del movimento greco-cattolico nella prima metà del XX secolo vi era il Metropolita di Leopoli Andrey Sheptytsky. Sotto il governo sovietico sulle terre dell’Ucraina occidentale, la CGCU fu ufficialmente soppressa — e, da allora, costretta all’esistenza in clandestinità. Solamente nel 1989, durante la Perestrojka di Gorbačov, la CGCU riuscì dallo stato di clandestinità.

Il 27 giugno 2001, durante il viaggio apostolico di Giovanni Paolo II in Ucraina, 28 persone della Chiesa furono beatificati. Questi ultimi erano vescovi, sacerdoti, monaci e monache e un laico, coloro i quali hanno maggiormente sofferto e perirono da martiri per la loro fede durante le persecuzioni comuniste e naziste.

Tra le figure più emblematiche della CGCU spiccano il Metropolita Andrey Sheptytsky (1865–1944), il Patriarca Josyf Slipyj (1892–1984) e Sua Beatitudine Cardinale Lubomyr Huzar (1933–2017).

Metropolita Andrey SheptytskyiMetropolita Andrey Sheptytskyi

Patriarca Josyf SlipyjPatriarca Josyf Slipyj

Sua Beatitudine Lubomyr HuzarSua Beatitudine Lubomyr Huzar

La CGCU da sempre pone al centro della sua attenzione l’istruzione e la formazione dei giovani. Nel passato, la Chiesa fu il principale promotore dell’educazione presso gli ucraini. Immediatamente dopo l’uscita dalla clandestinità, furono riaperti numerosi istituti educativi cattolici. Attualmente la CGCU conta dieci seminari spirituali eparchiali e intereparchiali, metà dei quali situati in Ucraina. Uno dei più rinomati istituti educativi della CGCU è l’Università Cattolica Ucraina di Leopoli, che registra un crescente numero di studenti ogni anno.

Il più alto organo direttivo della Chiesa è il Sinodo dei Vescovi della Chiesa greco-cattolica ucraina, composto da 43 vescovi provenienti da 11 paesi. Il Sinodo dei Vescovi è il massimo organo legislativo, giudiziario e amministrativo della Chiesa. Il principio fondamentale del governo sinodale è la collegialità.

Nel presente più recente sono diventati significativi il Sinodo dei Vescovi della CGCU del 2002, i cui partecipanti unanimemente hanno confermato l’iter per stabilire il sistema patriarcale della CGCU, e quello del 2004 che ha deciso di ristabilire la sede del Capo della CGCU a Kyiv. Come afferma Sua Beatitudine Sviatoslav, oggi la nostra Chiesa, passo dopo passo, sta gradualmente avanzando ricostruendo le sue strutture del Patriarcato.

Il cuore spirituale della CGCU è la Cattedrale Patriarcale della Resurrezione di Cristo a Kyiv.