Discorso del Sottosegretario di Stato Alfredo Mantovano in occasione dell’incontro tra il governo italiano e i vescovi della Chiesa greco-cattolica ucraina

Discorso del Sottosegretario di Stato Alfredo Mantovano in occasione dell’incontro tra il governo italiano e i vescovi della Chiesa greco-cattolica ucraina

16 luglio 2025, 18:38 6

Saluto tutti voi Eccellenze Reverendissime e in modo particolare Sua Beatitudine Shevchuk!

Vi ringrazio a nome del Governo italiano per aver accolto il nostro invito a un confronto nelle ore in cui a Roma, Capi di Stato e di governo sono riuniti per la Ukraine Recovery Conference. L’edizione di Roma segue le Conferenze di Lugano, Londra e Berlino e, come sapete, si tratta del principale appuntamento internazionale sulla ricostruzione dell’Ucraina.

Obiettivo dell’evento è quello di proseguire nella mobilitazione dei Governi, del settore privato, delle istituzioni finanziarie internazionali, delle comunità locali e della società civile per la ripresa, la ricostruzione e la modernizzazione dell’Ucraina. Più di 3.000 partecipanti, circa 100 delegazioni ufficiali e 40 Organizzazioni Internazionali, 2.000 aziende (di cui circa 500 italiane), centinaia di rappresentanti delle autonomie locali e della società civile. Tutti riuniti con un solo obiettivo, disegnare e dare esecuzione al processo di ricostruzione della martoriata Ucraina. Per noi è un onore particolare accogliere nel palazzo del Governo, tramite voi, la comunità cattolica ucraina.

In questi oltre 40 mesi di aggressione patita avete dimostrato di essere una Chiesa viva, dove il concetto di Chiesa è coinciso con quello di comunità. La pastorale e il sostegno spirituale si sono integrati con la cura, anche fisica, del vostro popolo che chiedeva rifugio e protezione.

E siete stati una Chiesa più coesa di quanto in Occidente si creda. Con le altre Chiese cristiane avete infatti reagito in modo univoco e compatto e l’auspicio è che questa unità non venga mai meno.

Si stima che l’ammontare complessivo delle opportunità d’investimento che si presenteranno in Ucraina nei prossimi 10 anni supererà i 309 miliardi di dollari, con il settore energetico, dei trasporti e della logistica e agroalimentare a fare da traino. La ricostruzione, l’ammodernamento e la trasformazione del settore ferroviario e aereo saranno essenziali per la rinascita della Nazione.

Ma noi siamo convinti che la «dimensione locale» rappresenterà uno dei pilastri della ricostruzione economica del Paese, con il coinvolgimento dei sindaci e dei rappresentanti del territorio. Al riguardo per fare un esempio la Germania ha già siglato 230 partnership tra municipalità ucraine e tedesche.

Tra quei rappresentanti riteniamo ci siate anche voi, vescovi, eparchi, esarchi, amministratori apostolici.

Quello che vorremmo comprendere è dunque come poter direttamente aiutare anche la comunità cattolica. Beneficerete come l’intera popolazione dell’enorme quantità di aiuti che giungeranno, ma siamo certi che alcune vostre specificità vanno salvaguardate e valorizzate.

Lo dico con particolare affetto anche da ex Presidente della sezione italiana di Aiuto alla Chiesa che Soffre che tanto fa da decenni in modo particolare per le Chiese cattoliche ucraine attraverso la formazione dei seminaristi, la costruzione e il restauro di chiese, cappelle, monasteri, conventi e molto altro ancora per rafforzare la vostra comunità e dare un segno di speranza ai fedeli feriti nel cuore e nella carne.

Nel settembre del 2023, poche settimane dopo uno dei tanti bombardamenti su Odessa, quando fu colpita la Cattedrale della Trasfigurazione, il Governo italiano reagì inviando una delegazione di esperti guidati dall’allora Presidente del Maxxi di Roma, oggi al tavolo quale Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, e dal Presidente di Triennale di Milano, Stefano Boeri, rappresentanti di due autorevolissime istituzioni culturali italiane. Lo facemmo anche in ricordo di una lunga e ricchissima storia di scambi tra Odessa e la cultura italiana che ha portato alla fine del XVIII secolo gli architetti italiani a progettare il piano e gli edifici più rappresentativi della città. Lo scopo oggi come allora è di raccogliere le migliori energie economiche, tecniche e culturali in grado di contribuire al restauro della Cattedrale della Trasfigurazione ma se possibile anche di altri luoghi cari alla storia e all’arte cristiana dell’Ucraina.

Un Laboratorio sulla Ricostruzione dell’Ucraina raccogliendo magari istituzioni culturali italiane e internazionali, studi di architettura e ingegneria, aziende e soggetti economici, sul tema della rigenerazione urbanistica e architettonica delle città e del patrimonio culturale dell’Ucraina, dando vita a un hub europeo per la ricostruzione, con particolare attenzione alle infrastrutture sociali come le scuole e le istituzioni culturali.


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