Il Capo della Chiesa greco-cattolica ucraina nella 162-esima settimana di guerra: La Verità, senza la quale fermare la guerra è impossibile: l’Ucraina è una vittima, la Russia, un criminale
La giustizia consiste nel fatto che la formula della pace debba fermare l’aggressore e proteggere la vittima. Senza il rispetto di questi principi di base non è possibile cercare vie per una giusta pace. Sono queste le parole che il Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina, Sua Beatitudine Sviatoslav, ha pronunciato nel suo messaggio abituale per la 162-esima settimana della guerra della Russia contro l’Ucraina

Il Primate ha sottolineato come l’ultima sia stata un’ennesima settimana di dolore, sangue, distruzione, perdite umane, ma anche di grande coraggio ed eroismo dell’esercito ucraino e del popolo ucraino.
Come ha osservato il Capo e Padre della Chiesa, in un tempo in cui vengono condotti negoziati di pace e si annuncia il cessate il fuoco anche contro le infrastrutture energetiche della nostre città e villaggi, la realtà è ben diversa — l’occupante russo, proclama una cosa, ma ne fa un’altra. E ancora una volta le nostre città e villaggi pacifici sono in fiamme.
Nonostante tutto, la scorsa settimana il Signore ci ha donato alcuni raggi di luce.
«Abbiamo assistito a un grande scambio di prigionieri di guerra. Quasi 200 militari ucraini, che hanno difeso l’Ucraina su vari fronti, sono stati liberati dalla prigionia russa. Ringraziamo il Signore per ogni vita salvata. Abbracciamo i nostri eroi e i loro cari che, con la lacrime di gioia, hanno accolto il ritorno dei propri cari», — ha affermato Sua Beatitudine Sviatoslav.
Secondo le parole del Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina, abbiamo anche vissuto due momenti importanti di solidarietà da parte della nostra Chiesa e il popolo ucraino cattolico degli Stati Uniti e della Francia. In particolare, abbiamo accolto ospiti di rilievo dagli USA, che ci hanno trasmesso i saluti dagli americani che ci sostengono, ci amano e pregano per noi. Inoltre, abbiamo ricevuto la visita della delegazione dall’organizzazione «L’Oeuvre d’Orient» dalla Francia, che oggi fornisce un aiuto significativo, in particolare nei settori umanitario ed educativo, al fine di aiutarci nel rispondere adeguatamente alle sfide della guerra in questi ambiti difficili della nostra vita.
Sua Beatitudine Sviatoslav ha sottolineato che nell’ultima settimana l’attenzione di tutto il mondo è stata rivolta ai negoziati condotti dagli alti rappresentanti tra Stati Uniti, Ucraina e Russia: «La verità e la giustizia nella ricerca della pace non sono concetti astratti. Questi ultimi, come due ali, contribuiscono a trovare l’equilibrio per continuare a camminare su questa strada di costruzione della pace. La verità, senza la quale non è possibile ottenere una pacificazione o la fine alla guerra, è che l’Ucraina è la vittima di questa aggressione, mentre l’occupante russo è il criminale, ed è impossibile porli sullo stesso piano e difendere in maniera equa i loro interessi».
Inoltre, il Capo e Padre della Chiesa ha sottolineato un evento di rilievo avvenuto la settimana scorsa, quello del Forum del servizio sociale della Chiesa greco-cattolica ucraina che ha avuto luogo nella Curia patriarcale di Kyiv. L’incontro ha riunito tutti coloro che sono direttamente impegnati nell’assistenza sociale per le vittime di guerra, che soccorrono loro dalle conseguenze della crisi umanitaria.
«L’Ufficio umanitario della Nazioni Unite afferma che oggi, in Ucraina, un ucraino su tre necessita di aiuti umanitari urgenti. Speriamo di poter rispondere a questa richiesta con il nostro servizio. Tuttavia questo non sarà sufficiente. Dall’aiuto umanitario urgente è necessario passare alla difesa sociale di coloro che hanno sofferto a causa della guerra», — ha affermato Sua Beatitudine Sviatoslav.
Segretariato dell’Arcivescovo Maggiore della Chiesa greco-cattolica ucraina (Roma)