Il Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina nella 165-esima settimana di guerra: I giovani fedeli cristiani sono oggi il volto della speranza ucraina
Non abbiate paura di incontrare oggi il vostro Signore e Salvatore e di dirgli: «Osanna nell’alto dei cieli! Benedetto colui che viene nel nome del Signore!». Sono queste le parole pronunciate dal Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina, Sua Beatitudine Sviatoslav, nel videomessaggio per la 165-esima settimana della guerra della Russia contro l’Ucraina

Il Primate ha sottolineato come anche questa settimana sia stata segnata da vittime umane, fiamme, sangue, distruzione in diversi angoli della Patria.
«I nostri soldati, — sottolinea Sua Beatitudine Sviatoslav, — difendono con il proprio corpo le nostre città e i nostri villaggi nel periodo in cui il nemico intensifica i suoi attacchi. Il nord dell’Ucraina è in fiamme. Il nostro Comandante in capo ha annunciato che i russi hanno intrapreso un’offensiva nelle regioni di Sumy e Kharkiv… Ma anche in queste circostanze terribili, gli ucraini non si arrendono, ma si organizzano, riscoprono in sé nuove forze per il sostegno e per l’amore reciproci. E oggi, ancora una volta, vogliamo dichiarare a tutto il mondo: l’Ucraina resiste! L’Ucraina combatte! L’Ucraina prega!».
Secondo Sua Beatitudine Sviatoslav, questa settimana sarà ricordata come un tempo di presa di coscienza del partenariato tra Stato e Chiesa nel nome del bene comune e per la vittoria dell’Ucraina. A suo avviso, il modello di collaborazione tra la Chiesa e lo Stato non è quello di isolamento né di conflitto, ma è la chiave per sprigionare nuove forze ed energie nella società ucraina affinché, attraverso la collaborazione, siano in grado di salvare il nostro Paese e la vita al suo interno e, di conseguenza, pensare insieme a come ricostruire l’Ucraina nel dopoguerra.
Inoltre, questa settimana si è svolto un incontro nell’ambito del Consiglio delle Chiese cristiane, che fa parte del Consiglio panucraino delle Chiese e delle organizzazioni religiose dell’Ucraina, che questa settimana ha organizzato l’incontro con diverse organizzazioni civili. «Questo incontro tra leader religiosi e organizzazioni della società civile è stato molto interessante e fruttuoso, e si è conclusa con la firma del documento — un manifesto — che tratta quei capisaldi della costruzione della cittadinanza e della società, la restaurazione dell’Ucraina, che è la chiave del successo e della nostra vittoria», — ritiene Sua Beatitudine Sviatoslav.
Questa domenica prende il nome di Domenica delle Palme. Essa ci introduce direttamente nella Settimana Santa e ci conduce al mistero della Pasqua del Signore — la più grande e più importante festa della nostra vita cristiana. «Perciò questa domenica, in particolare nella nostra Chiesa, rappresenta un giorno importante per la gioventù; la stessa gioventù, che possiedono un innato senso della verità e della giustizia, da cui oggi dipendono il presente e il futuro dell’Ucraina, e sulle cui spalle grava il più grande peso di questa guerra. Questi giovani fedeli cristiani oggi sono il volto della speranza dell’Ucraina», — ha affermato Sua Beatitudine Sviatoslav.
Segretariato dell’Arcivescovo Maggiore della Chiesa greco-cattolica ucraina (Roma)