
Il rito di consacrazione degli antiminsia il Giovedì Santo nella Chiesa greco-cattolica ucraina: significato e simbolismo
La vita liturgica della Chiesa greco-cattolica ucraina durante la Settimana Santa è caratterizzata da numerosi riti e celebrazioni specifiche. Tra questi, vi è il Rito di consacrazione degli antiminsia, che tradizionalmente viene presieduto da Sua Beatitudine Sviatoslav il Giovedì Santo, durante i Vespri con la Divina Liturgia di San Basilio Magno
Che cos’è l’antimìnsion?
L’antimìnsion (dal greco αντιμήνσιον — «al posto dell’altare») — è un’apposita stoffa di forma rettangolare, utilizzata per celebrare la Divina Liturgia. Sull’antimìnsion, solitamente, è raffigurata la deposizione di Cristo nel sepolcro, a memoria del Suo sacrificio. Vi è cucita, inoltre, una piccola tasca che custodisce una reliquia di un santo martire, a richiamare il legame con la Chiesa primitiva, dove la Liturgia veniva spesso celebrata sopra i sepolcri dei martiri. Senza l’antimìnsion il sacerdote non può celebrare l’Eucaristia. L’antimìnsion deve essere necessariamente consacrato e firmato dal vescovo. Generalmente, viene posto sull’altare dove si celebra la Divina Liturgia.
Origine storica dell’antimìnsion
Nella Chiesa primitiva, i cristiani erano soliti celebrare l’Eucaristia sulle tombe dei martiri, soprattutto durante i periodi di persecuzione. Questo legame con il martirio e il sacrificio di Cristo si è conservato nella tradizione di inserire nell’antìminsion una reliquia di un santo martire.
Col tempo, quando il cristianesimo è diventato una religione consentita e con la progressiva costruzione di chiese permanenti, emerse la necessità di disporre di altari mobili per celebrare la Liturgia in luoghi privi di altari consacrati. Così nacque l’antìminsion — come tessuto consacrato che «sostituisce» temporaneamente l’altare. Quest’ultimo poteva essere disteso su qualsiasi tavola e, grazie alla presenza della reliquia e alla benedizione episcopale, rendeva possibile la celebrazione della Liturgia.
Oggi l’antimìnsion è un elemento imprescindibile per la celebrazione della Liturgia nella Chiesa greco-cattolica ucraina. Di fatto, a tal proposito il Diritto Particolare della Chiesa greco-cattolica ucraina recita: «Il luogo ordinario per la celebrazione della Divina Liturgia è l’altare consacrato nel tempio, sul quale vi è l’antimìnsion del vescovo eparchiale. In circostanze straordinarie, la Liturgia può essere celebrata in un luogo debitamente predisposto, con l’uso obbligatorio dell’antimìnsion» (Can. 89, § 8).
Quando e perché si consacrano gli antiminsia?
Il rito di consacrazione degli antiminsia si celebra solitamente il Giovedì Santo. Questa è una prassi successiva, sviluppatasi nel rito bizantino in epoca medievale, in particolare nei monasteri.
Il giorno del Giovedì Santo non è scelto a caso. Nel Giovedì Santo, Cristo ha istituito l’Eucaristia — ossia il fondamento stesso del culto liturgico per cui l’antimìnsion è destinato. Inoltre, in questo giorno il vescovo consacra il crisma — simbolo della pienezza del sacerdozio e dello Spirito Santo, che opera nei Sacramenti.
La pratica della consacrazione degli antiminsia nel Giovedì Santo è una tradizione radicata e ampiamente diffusa nella Chiesa Orientale. In particolare, i Patriarcati di Costantinopoli, Antiochia, Gerusalemme e altri, così come la Chiesa greco-cattolica ucraina, hanno conservato questo rito come simbolo di unità con la fede apostolica e con il sacrificio di Cristo.
Chi celebra il Rito di consacrazione?
Gli antiminsia possono essere consacrati esclusivamente da un vescovo, in quanto successore degli apostoli e simbolo dell’unità della Chiesa. La consacrazione si svolge secondo un rituale specifico, durante il quale gli antiminsia vengono aspersi con acqua benedetta, unti con il crisma e completati con l’inserimento delle reliquie di un martire.
l’antimìnsion consacrato viene poi firmato dal vescovo e affidato a un determinato sacerdote per la celebrazione della Liturgia in una specifica parrocchia.
Nella vita liturgica della Chiesa greco-cattolica ucraina, questo Rito è solitamente celebrato dal Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina, Sua Beatitudine Sviatoslav, nella Cattedrale Patriarcale della Risurrezione di Cristo a Kyiv.
Significato e dimensione teologica
La consacrazione degli antiminsia non è un semplice atto formale o amministrativo, ma rappresenta un simbolo di comunione nella Chiesa. Attraverso l’antimìnsion, ogni parrocchia riceve un «collegamento» con il vescovo e, di conseguenza, con tutta la Chiesa di Cristo. Questo è testimonianza della successione apostolica, della continuità della tradizione eucaristica e della presenza viva di Cristo nel Suo Corpo — la Chiesa.
Allo stesso tempo, l’antimìnsion è anche una rievocazione del martirio — come fondamento della Chiesa, che, secondo le parole di Tertulliano, è «costruita sul sangue dei martiri».
Segretariato dell’Arcivescovo Maggiore della Chiesa greco-cattolica ucraina (Roma)