Sua Beatitudine Sviatoslav a Melbourne: la terra ucraina è lo spazio delle nostre radici e della dignità umana, non un oggetto di scambio
Il 7 dicembre, durante l’omelia presso la Cattedrale dei Santi Apostoli Pietro e Paolo a Melbourne (Australia), il Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina, Sua Beatitudine Sviatoslav, ha sottolineato che la terra ucraina non è una semplice porzione di territorio da considerare come risorsa o oggetto di scambio.
Durante la Divina Liturgia, insieme al Capo della Chiesa hanno concelebrato: S. Em. il Cardinale Mykola Bychok, vescovo dell’Eparchia dei Santi Pietro e Paolo a Melbourne, S. E. Peter Comensoli, l’arcivescovo di Melbourne, nonché i vescovi del Sinodo Permanente della Chiesa greco-cattolica ucraina e il clero dell’eparchia.
Commentando la parabola evangelica (Lc 12,16–21), Sua Beatitudine Sviatoslav ha riflettuto sulla domanda: da cosa dipende la mia vita? Ha spiegato il profondo significato biblico della parola «terra» — non solamente come territorio o risorsa economica, ma come spazio della presenza di Dio, della Sua benedizione, della dignità umana e delle radici.
«Se qualcuno comprende il concetto di ”terra” solo in senso ristretto del termine, come pura libertà economica, solo come risorsa fondiaria per l’arricchimento personale, allora diventa folle e ragione come quell’uomo ”ricco” della parabola di oggi», ha osservato il Capo della Chiesa.
In questo contesto, Sua Beatitudine Sviatoslav ha messo in guardia dalle manipolazioni riguardo alle cosiddette «concessioni territoriali» all’Ucraina in cambio della pace, ricordando che la terra ucraina non è semplicemente un territorio, ma un «luogo di dignità, libertà ed eredità», di cui non ci si può privare.
«Ci dicono: cedete territori, cedete la vostra terra e otterrete la pace. Ma il nostro messaggio al mondo è questo: l’aggressore russo non combatte per il territorio in Ucraina. La Russia è uno dei paesi più vasti al mondo per territorio. Hanno molte terre e territori… Il loro obiettivo è la distruzione del popolo ucraino… Un criminale non può essere pacificato, soddisfacendo i suoi appetiti! Lo si può e lo si deve solo fermare!».
Ringraziando gli ucraini in Australia per la loro instancabile solidarietà, Sua Beatitudine Sviatoslav ha sottolineato che, in tempi bui della guerra il cuore umano brilla in modo particolare: «Quando il nemico vuole toglierci il calore, noi ci scaldiamo l’un l’altro con il calore dei nostri cuori… Vi ringrazio perché i vostri cuori illuminano e riscaldano i cuori di milioni di ucraini nella nostra patria».
«Oggi, insieme ai vescovi del Sinodo Permanente, vogliamo essere testimoni di speranza, — ha affermato il Capo della Chiesa. — Siate certi: l’Ucraina resiste, l’Ucraina combatte, l’Ucraina prega».
Foto — Michael Wang
