Sua Beatitudine Sviatoslav nella 180 ª settimana di guerra: l’approvazione della legge N°12414 ha scosso le coscienze dei cristiani e dei cittadini responsabili
La lotta contro la corruzione è una nostra scelta europea, rivendicata dagli Eroi della Nebesnya Sotnya, da Maydan, dalla Rivoluzione della dignità, che ha posto le fondamenta morali per lo sviluppo dello Stato ucraino contemporaneo. È quanto dichiarato dal Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina, Sua Beatitudine Sviatoslav, nel suo messaggio settimanale per la 180 ª settimana della guerra su vasta scala.

Il Primate ha espresso rammarico per l’approvazione, avvenuta questa settimana, della legge N°12414, che limita — o forse abolisce — l’indipendenza delle istituzioni preposte alla lotta contro la corruzione.
«La corruzione — sottolinea — è un crimine contro l’Ucraina, una deviazione morale contro il nostro Stato, la sua capacità di difesa e la resilienza del popolo. Questa decisione ha scosso le coscienze dei cristiani e dei cittadini responsabili. Ha generato una pericolosa tensione sociale, minato la fiducia del popolo nel governo e incrinato quella dei partner internazionali nei confronti dell’Ucraina».
Sua Beatitudine Sviatoslav, a nome della Chiesa, ha invitato sia la società civile che i funzionari del governo al dialogo, all’ascolto reciproco e alla collaborazione: «Non abbiamo il diritto di permettere uno scontro interno. Non possiamo concedere al nemico la possibilità di minare dall’interno la capacità difensiva della nostra Patria».
Il Primate della Chiesa greco-cattolica ucraina ha ringraziato i giovani che si sono assunti la responsabilità della rinascita morale dell’Ucraina, i primi a levare la voce contro la minaccia di distruzione dei meccanismi anticorruzione. Allo stesso tempo il Primate ha esortato tutti al dialogo, alla calma e alla pace, affinché nessuno, con azioni avventate, possa nuocere alla capacità difensiva dell’Ucraina.
Segretariato dell’Arcivescovo Maggiore della Chiesa greco-cattolica ucraina (Roma)