Sua Beatitudine Sviatoslav: «Tutti desideriamo la pace, ma la vera pace è sempre una pace giusta»

23 agosto 2025, 21:00 3

Alla vigilia della Giornata dell’Indipendenza dell’Ucraina, il Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina, Sua Beatitudine Sviatoslav, nel corso del programma «Chiesa Aperta» trasmesso da Zhyve TV, ha condiviso le sue riflessioni sul prezzo della pace, sul significato dei negoziati e sulla missione dell’Ucraina nel mondo.

Sua Beatitudine Sviatoslav: «Tutti desideriamo la pace, ma la vera pace è sempre una pace giusta»

Commentando il sostegno all’Ucraina da parte dei leader dell’Europa, Sua Beatitudine Sviatoslav ha osservato: «Penso che nessuno dei leader europei si sarebbe dato tanta pena di recarsi oggi a Washington, se Kyiv non avesse già assunto per loro un ruolo importante, forse addirittura decisivo. Essi comprendono che oggi il destino dell’Europa si decide a Kyiv».

Il Primate della UGCC ha sottolineato i principi fondamentali ai quali deve ispirarsi l’Ucraina nella ricerca della pace futura. «Tutti desideriamo la pace, ma la vera pace è sempre una pace giusta», ha ribadito Sua Beatitudine Sviatoslav.

Egli ha categoricamente respinto qualsiasi ipotesi di compromesso a scapito di una parte del popolo ucraino: «È evidente che non potremo mai accontentarci se una parte del nostro popolo dovesse ricadere nuovamente in schiavitù. Questo non sarebbe giusto».

Il Primate ha dedicato particolare attenzione al significato globale della resistenza ucraina: «Se, in tutti questi processi, il denaro dovesse contare più della vita umana, allora sarebbe la fine della democrazia e della pace nel mondo. Per questo motivo, oggi l’Ucraina è l’epicentro di quei cambiamenti globali».

Sua Beatitudine Sviatoslav ha espresso la convinzione nella vittoria dell’Ucraina, vittoria che si realizza già attraverso il riconoscimento della sua soggettività: «La Russia dovrà, in un modo o nell’altro, riconoscere l’esistenza di una Kyiv indipendente e soggettiva, e del nostro Stato».

In conclusione, il Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina ha affermato: «Noi vinciamo proprio grazie al fatto che siamo davvero noi stessi».

Ha infine ricordato i profondi cambiamenti nella percezione internazionale dell’Ucraina: «Ricordo che ancora qualche anno fa, quando parlavi di Ucraina nel mondo, tutti pensavano che fossimo una parte della Russia. Oggi, persino un tassista di New York sa che l’Ucraina è uno Stato distinto e che gli ucraini sono un popolo distinto, grande e di milioni di persone».

Segretariato dell’Arcivescovo Maggiore della Chiesa greco-cattolica ucraina (Roma)

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